Progetto dello studio di architettura olandese OMA realizzato sotto la guida di Rem Koolhaas, Ellen van Loon e Iyad Alsaka, la Qatar National Library è una struttura di 42.000 m2 che fa parte dell’Education City, immenso complesso universitario e culturale qatariota. All’interno dell’edificio si trovano la Biblioteca Nazionale, la Biblioteca Pubblica e la Biblioteca Universitaria di Doha, nonché la prestigiosa Heritage Collection, “scrigno” di testi e manoscritti di grande valore per la civiltà arabo-islamica.
La biblioteca è concepita come un unico grande ambiente, la cui andatura orizzontale è interrotta solo da alcune colonne sottili. Verticalmente invece lo spazio è delimitato da un soffitto bianco in alluminio riflettente che amplifica la luce naturale filtrata dalla facciata in vetro ondulato.
I bordi dell’edificio si soprelevano progressivamente dal suolo creando all’interno tre grandi aree interne a gradoni che ospitano gli scaffali con i libri, intervallati dalle sale di consultazione e lettura, e allo stesso tempo definiscono uno spazio triangolare in mezzo alla struttura. Questa particolare configurazione permette peraltro ai visitatori della Qatar National Library di accedere all’edificio direttamente dal centro, invece che dal perimetro.
Un ponte senza colonne collega i corridoi principali della biblioteca, offrendo la possibilità di seguire diversi percorsi all’interno dell’edificio. Il ponte è anche uno spazio d’incontro, con sale multimediali e di studio, tavoli di lettura, spazi espositivi, un tavolo per le conferenze e un grande auditorium multifunzionale, racchiuso da una tenda isolante progettata dallo studio InsideOutside di Amsterdam, che si è occupato anche del landscape design.
La Heritage Collection è collocata invece al centro della biblioteca, in uno spazio seminterrato (a sei metri di profondità) rivestito in travertino beige a cui si può accedere anche in modo autonomo, direttamente dall’esterno.
All’esterno, un patio incassato fornisce luce agli uffici del personale nel seminterrato e, allo stesso tempo, funge da spazio di transizione prima di entrare nel mondo dei libri.
