Location
Bologna, Italia
Completato
2025
Artisti
Enzo e Barbara
Galleria
Hidden Garage
Prodotti
Monolama QR1, spessore 2.0 mm

Enzo e Barbara, Depurazione 2, Hidden Garage Bologna

Creata dal duo artistico Enzo e Barbara, l’installazione “Depuratore 2” esplora la natura paradossale della purificazione dell’acqua nell’era moderna. Inserita all’interno di un sistema di pompe, contenitori e gocciolatori, l’opera simula un processo di filtrazione a ciclo chiuso che, tuttavia, non elimina mai realmente gli inquinanti. Gli spettatori sono così invitati a riflettere sulla complessità di contaminanti come i PFAS e su quanto facilmente essi si trasferiscano dall’acqua al filtro senza mai essere davvero rimossi. L’installazione vuole evidenziare la responsabilità umana nella gestione di risorse sempre più a rischio a causa dell’inquinamento industriale, della privatizzazione e delle tecnologie inadeguate.

Dal punto di vista estetico, gli artisti hanno immaginato uno spazio che, a prima vista, appare rigorosamente funzionale — completo di tubi, guarnizioni e componenti automatizzati— ma che, in realtà, si rivela illusorio. L’acqua attraversa diverse stazioni solo per tornare al punto di partenza, suscitando interrogativi sulla nostra capacità (o incapacità) di implementare soluzioni sostenibili e durature. Nonostante l’apparente presenza di un impianto sofisticato, la vera filtrazione non avviene mai, lasciando un senso inquietante di un processo perennemente sospeso.

Per rafforzare questo concetto di “purificazione incompleta”, Enzo e Barbara hanno integrato la griglia Monolama QR1 di CEIR, utilizzando la classica lama in alluminio da 2 mm per un’estetica robusta e raffinata. Inizialmente, la griglia funge da sostituto simbolico del filtro a carbone attivo, sottolineando la necessità di una maglia fitta per intrappolare le molecole nocive. Tuttavia, proprio come i veri sistemi di filtrazione che si limitano a spostare queste particelle invece di eliminarle, l’eleganza strutturata della griglia mette in evidenza il fragile confine tra controllo ed inutilità.

Ciò che rende il modello QR1 particolarmente adatto a questo progetto è la sua struttura versatile a celle, realizzata con profili in alluminio ultra-leggero ma resistente. Le celle strette e perforate aggiungono profondità e ordine geometrico, rispecchiando la natura sistematica degli impianti di trattamento delle acque. Allo stesso tempo, la griglia consente l’integrazione di retroilluminazione creativa o configurazioni decorative, grazie al suo design raffinato e alla possibilità di adattarsi perfettamente a diversi ambienti. Oltre che per i controsoffitti sospesi, la serie QR1 può essere utilizzata per mascherare sistemi di ventilazione o schermare corpi illuminanti, enfatizzando ulteriormente il tema della rivelazione e dell’occultamento all’interno dell’installazione.

Realizzata con materiale 100% riciclabile, Monolama QR1 si allinea anche al messaggio ambientale del progetto. Le sue opzioni di sospensione, nascoste o a vista, e la vasta gamma di finiture disponibili offrono ampie possibilità di personalizzazione. Enzo e Barbara hanno così potuto combinare l’efficienza dell’elemento architettonico con una rete visivamente coinvolgente, amplificando l’impatto della loro opera. Scegliendo un modello noto per le sue linee essenziali e la geometria adattabile, gli artisti dimostrano come prodotti funzionali possano trascendere il loro utilizzo quotidiano e diventare elementi di narrazione concettuale.

In sostanza, questa installazione pone la purificazione dell’acqua al centro sia dal punto di vista visivo che tematico, mettendo in luce l’equilibrio precario tra tecnologia avanzata e reale tutela ecologica. Attraverso il pannello Monolama QR1 di CEIR, l’opera trasforma un componente industriale in un simbolo evocativo, che mette in discussione i limiti delle soluzioni attuali e ispira un approccio più consapevole alle risorse da cui dipendiamo.

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